Si inaugura sabato 11 giugno alle ore 18.30 presso la galleria GULLIarte a Savona, Corso Italia 201R, la mostra dello scultore Antonio Quattrini, con la presentazione della Dott.ssa Elena Casero.
L’artista opera con diversi materiali ma con una chiara predilezione per il materiale ceramico.
Verranno presentati circa trenta opere fra sculture in ceramica refrattaria e disegni che appartengono alla produzione degli ultimi anni dell’artista e vari inediti realizzati per l’occasione.
Elementi figurativi frammentati, a volte incompleti, in continua trasformazione, alla ricerca di una ricomposizione fra materia e vita si alternano ad elementi più astratti, legati ad un rapporto con la natura dove le forme si fanno simboli, metafore, elementi poeticamente reinventati.
Un viaggio interiore nel mondo delle forme e delle superfici, tra richiami a elementi arcaici in simbiosi con strutture organiche, dove il segno si alterna tra l’evidente e il sussurrato, il non detto.
Antonio Quattrini scultore e ceramista, di origine toscana, nasce a Sorengo (Svizzera) nel 1956, da famiglia di tradizione ceramica.
Dopo il diploma artistico, si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano. Per anni insegna materie artistiche oltre a svolgere la professione di architetto e designer, compiendo esperienze in vari campi, dal vetro di Murano, a quello orafo e ceramico; al contempo, proseguendo la tradizione paterna, inizia l’attività di scultore e ceramista, utilizzando per le sue opere anche bronzo, legno, pietra e marmo. Attualmente, continua la sua esperienza artistica dando sempre più spazio ai materiali ceramici. Fra i lavori pubblici più significativi si segnalano: grandi altorilievi e sculture in cotto e in bronzo, sia a tema religioso che civile. Le sue opere figurano in varie gallerie d’arte e collezioni pubbliche e private. Ha compiuto significative esperienze di lavoro in Italia e all’estero. Ha realizzato numerose mostre personali e partecipa a importanti esposizioni collettive. Vive e lavora a Varese.
https://www.gulliarte.it/wp-content/uploads/2022/03/IMG-20220320-WA0001-5.jpg567404Antonella Gullihttps://www.gulliarte.it/wp-content/uploads/2018/09/logo_gulli.pngAntonella Gulli2022-03-22 18:36:102022-03-22 18:43:10IL GIOCO DEL DESTINO. "Ripensando ai Tarocchi"
VALERIA BRUNO – MAURA CANEPA – LIA FRANZIA – RENZA SCIUTTO
CARLO SIPSZ – UMBERTO STAGNARO
a cura di GULLI ANTONELLA
Galleria GULLIarte | Corso Italia 201r. | Savona
VERNICE 26/02/2022 | ore 16.30
La carta, sia intesa come supporto sia esaltata come protagonista, riesce a subordinare tecniche e forme, gesti improvvisati o pianificati, dandoci sempre nuove inaspettate letture. Per questo il pennello, la matita, la forbice, il pastello esprimono diversi linguaggi a seconda della carta che li accoglie, e che l’artista dispone con l’abilità dell’esperienza e la leggerezza del suggerimento ispirativo.
Non esiste carta di prima o seconda categoria per chi crea; una carta stropicciata casualmente ha le stesse potenzialità di un foglio antico sfuggito a un codice miniato, di un cartone da imballo piegato dal peso. La carta strappata o tagliata del collage, la carta martellata imbevuta di acquerello, la carta liscia solcata dal pennino, la carta da spolvero per tracciare i contorni degli affreschi, la carta rosaspina calcata dalla lastra incisa, la carta leggera piegata dalla geometria dell’origami: ecco solo un parziale elenco dei possibili aspetti della carta nell’arte.
E l’artista non si ferma nella sua ricerca, per cui propone carta pergamena, carta da pane, cartastraccia, carta di riso, da imballo, da zucchero, cartapesta, cartapaglia… e senza limiti di definizione ecco che possiamo vedere una scultura in cartapesta di Niki de Saint Phalle, un complicato prisma in cartoncino di Escher, un bozzetto per un arazzo di Depero, o un collage di Kurt Schwitters.
Ricordiamo anche i libri d’artista sparsi nel percorso della storia dell’arte, dagli incunaboli del XV secolo, alle opere/gioco di Bruno Munari, fino a quelli che siamo ormai abituati a sfogliare sempre più spesso nelle gallerie. Siano pezzi unici o edizioni limitate, ci invitano a sfogliarne le pagine, ed ecco un altro dono che la carta ci fa: appagare il tatto, non solo la vista e la mente. E siamo tutti d’accordo che l’odore inimitabile che si percepisce nelle biblioteche ci lascia sensazioni che non si dimenticano.
L’esposizione e l’apertura della mostra saranno garantiti, seguendo le normative vigenti anticovid.
Orario Galleria: chiuso il lunedi mattina | tutti i giorni 11/12.30 – 15.30/19.30
La mostra Genesis è un omaggio alla vita e alla speranza, un esempio di come l’arte può parlare alle nostre emozioni più profonde.
Massimo Barlettani non realizza nature morte, ma nature vive. Infatti nelle sue opere non si vedono fiori recisi e messi dentro un vaso, ma fiori vivi e colti in un momento provvisorio della loro esistenza.
Nel procedere artistico dell’artista l’universo è in costante movimento: la distruzione precede una nuova creazione, tutte le cose sono imperfette, incompiute e temporanee. Le sue opere in questo modo conducono l’osservatore a un’importante riflessione sulla condizione effimera dell’esistere.
I fiori di Massimo Barlettani sono cristallizzati in un fugace momento di bellezza che ne palesa l’ineffabile caducità. E’ una ricerca interiore per esprimere il legame potente e invisibile che unisce tutti gli esseri viventi.
“I miei fiori – afferma l’artista – non sono fiori, ma concetti di bellezza e fragilità. I fiori che dipingo sono vivi, respirano e non sono recisi. Non si può possedere un fiore senza ucciderlo. Il mio lavoro si basa sulla percezione che abbiamo di quello che ci circonda”.
Noi esseri umani non siamo soli nel mondo e dobbiamo condividere questo universo, vivere e rapportarci con ciò che abbiamo attorno. Le farfalle di Massimo Barlettani seguono quest’ultimo concetto. Quello che vediamo in queste opere non sono farfalle, nella loro connotazione fisica, ma segni di vita, simboli di esistenza, spettacolari e potenti, ma allo stesso tempo fragili e delicate, in balia di qualsiasi alito di vento. Sono rese attraverso trasparenze, sono creature evanescenti, lontane dagli stereotipi colorati che vediamo continuamente. Quest’ultimo ciclo di opere, non a caso, viene chiamato Butterfly effect.
Barlettani da sempre, sia come artista sia come professionista della comunicazione, ha fatto della creatività e dell’estetica il proprio credo. Una pittura fatta di velature e luce, masse e vuoti, forme e dettagli, inspirata ai geni della fotografia contemporanea. Alcuni soggetti rievocano presenze fluttuanti rese attraverso giochi di luce e vibrazioni cromatiche, dipinti evanescenti che arrivano a rarefarsi.
Massimo Barlettani prova un sentimento di partecipazione emotiva nei confronti della vita, un afflato malinconico che deriva dalla contemplazione della bellezza e dalla consapevolezza della sua transitorietà.
Genesis
LO SPETTACOLO DELLA NATURA | Personale di MASSIMO BARLETTANI
Opere inedite di pittura
a cura di Selina Fanteria
Galleria GULLIarte | Corso Italia 201r. | Savona VERNICE 11/12/2021 | ore 18.00
L’esposzione e l’apertura della mostra saranno garantiti, seguendo le normative vigenti anticovid.
ISO 216 / Galleria GULLIarte | Corso Italia 201r. | Savona VERNICE 16.10.21 ore 18.00
L’ISO 216 è lo standard che individua alcuni formati di carta usati in Europa e in numerosi paesi del mondo (nello specifico, i formati A e B da cui si ricavano per dimezzamento gli altri formati mantenendo le stesse proporzioni).
ISO 216 è anche il nome che si è voluto dare a questa mostra di illustrazione organizzata dalla Galleria GULLIarte e che ora giunge alla seconda edizione, quest’anno in collaborazione con l’agenzia Book On a Tree e l’Associazione Culturale Traumfabrik. Una collettiva di artisti che lavorano nel mondo dell’illustrazione per l’editoria, accomunati dal fatto di esprimersi sul supporto carta con modalità e tecniche diverse, analogiche e digitali: PEPPO BIANCHESSI, LUCIA DE MARCO, MARCO PASCHETTA, SERGIO OLIVOTTI, ANNA PIROLLI, GIORDANO POLONI, ALEX RASO, ARIEL VITTORI Nell’ambito dell’evento FESTIVAL DEL DISEGNO 2021 – FABRIANO/ARCO UFFICIO – a Savona sulla Fortezza del Priamar il 2/3 ottobre, è stata presentata la PREVIEW della mostra che s’ inaugura sabato 16 in Galleria GULLIarte il 16 ottobre e sarà visitabile fino al 31 ottobre. Durante la permanenza della mostra verranno anche presentati libri illustrati in presenza degli autori, con performace dal vivo. L’esposizione e l’apertura della mostra e gli eventi collaterali, saranno sviluppanti seguendo le normative vigenti anticovid.
Spiriti Domestici.
Una personale di Mirco Denicolò a cura di Francesca Bogliolo
Dal 6 settembre all’ 11 ottobre 2020
Inaugurazione sabato 5 settembre ore 18.30
GULLI arte – Corso Italia 201 / r – Savona
Mirco Denicolò è nato a Cattolica (RN) nel 1962.
Diplomato nel 1981 all’Istituto Statale d’Arte di Pesaro e 1983 all’Istituto Statale d’Arte di Faenza.
Ha iniziato l’esposizione della sua attività artistica nel 1987.
Fino al 2003 ha lavorato per l’industria ceramica come ricercatore.
Dal 1999 è docente di Laboratorio presso l’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Faenza.
Dal 2008 insegna Disegno presso la scuola comunale di disegno Minardi di Faenza.
Negli ultimi anni traduce le sue opere ceramiche in video di animazione e libri d’autore.
Sue opere sono presenti in collezioni, pubbliche e private, ed in musei in Italia e all’estero, esposizione permanente presso la galleria GulliArte di Savona e Terre Rare di Bologna.
I was born in Cattolica (RN) – Italy in 1962.
I learnt ceramics and graduated in 1981, at the Art Institute of Pesaro and in 1983 and at the Art Institute of Faenza.
I started to exhibit my artistic works in 1987.
I worked until 2003 in the ceramic industry as a researcher and a developer.
I have been working since 1999 as professor of Laboratory at the ISIA (Institute of Industrial Design) in Faenza.
Since 2008 I teach drawing at the municipal school of Fine Arts “Tommaso Minardi” of Faenza.
In recent years I translate my ceramic works into video animation and art books.
My work are in public and private collections and museums in Italy and abroad.
Spiriti domestici di Mirco Denicolò testo critico a cura di Francesca Bogliolo
sono ventuno opere
sono campanelli e campanacci, voci di
gallo che sembrano provenire da
lontano, echi di figure che sembrano
manifestarsi da un incerto passato,
conchiglie che trasudano la voce del
mare e pietre che fermano la memoria
dell’uomo o la liberano rotolando oltre
un sepolcro ormai vuoto a scandire il
ritmo di un tempo eterno, distante
dalla quotidianità e dal respiro
dell’uomo.
sono voci mute e animali guida,
oggetti che trattengono le impronte o
i contorni di chi su di essi ha poggiato
la mano o lo sguardo, occhi chiusi che
sanno rivelare profezie, profili che si
rincorrono da secoli su manoscritti o
pietre ormai consunte, a indicare la
via che porta al centro dell’enigma, ove
il Minotauro, finalmente, riposa.
sono uova dai contorni irregolari,
silenzi che si dipanano lungo il filo di
un’antica verità, arcani intatti alla luce
di un sole accecante, dialoghi sospesi
intrisi di un’umanità assordante, attese
piene di presenza e conforto, veli che
si scostano assecondando il vento
dello spirito,
a garantire e testimoniare l’esistenza di
un oltre.
sono relazioni, trattati di pace che
garantiscono un necessario tempo di
quiete, tracce di un’anima che sa
smarrirsi e ritrovarsi, memoria di
tempi remoti e futuri, cumuli di
sabbie lontane che dopo infinite
tempeste si sono adagiate tra mani
disposte ad accoglierle, ad accogliersi.
silenzi. In cui è semplice udire
distendersi il suono di un inevitabile
risveglio Francesca Bogliolo
Venerdi 9 ottobre ore 18.30
la Galleria GULLIarte,
con il Patrocinio del Comune di Albissola Marina,
organizza presso il
MuDA – Museo Diffuso di Albisola
in Via dell’Oratorio 2
(retro Parrocchia N.S. della Concordia, edificio nelle immediate vicinanze di quello dell’Ufficio postale)
Finissage della personale dell’artista
Mirco Denicolò “Spiriti domestici”
CONVERSAZIONI E VISIONI
L’appuntamento in questa sede prestigiosa, è ideato e sviluppato dall’artista Mirco Denicolo’ insieme alla curatrice Dottoressa Francesca Bogliolo, la quale ha anche curato la presentazione della mostra in galleria GULLIarte,che è stata aperta il 6 settembre e si concluderà domenica 11 ottobre.
L’evento è sviluppato con un filmato, nel quale Francesca Bogliolo conduce un’intervista/dialogo insieme all’artista. Denicolò risponde in maniera molto semplice, ma con la sua grande professionalità ed esperienza che lo caratterizzano, creando con cui lo segue e l’ascolta, un modo unico e raffinato con cui avvicinarsi e scoprire le sue opere e il suo “modus operandi”.
L’artista, già ricercatore per l’industria ceramica, è oggi docente di laboratorio presso l’ISIA di Faenza, oltre che docente di disegno. Negli ultimi anni si è dedicato con successo a tradurre le sue opere ceramiche in video di animazione e libri d’autore. Sue opere sono presenti in istituzioni museali di prestigio, in Italia e all’estero, oltre che in collezioni pubbliche e private.
Le Riprese e il montaggio video sono a cura di Riccardo Calamandrei
Per rispettare le disposizioni anticovid i POSTI LIMITATI SU PRENOTAZIONE:
Da Sabato 5 settembre, ritorna “Keramos 2020”, una rassegna di ceramica contemporanea e del novecento. Un appuntamento a cadenza annuale, giunto quest’anno alla VI^ edizione. Le singole opere, unite in questo percorso dalla magia dell’argilla differiscono in maniera sostanziale, oltre che in maniera tecnica, ma non sono meno affascinanti e visivamente accattivanti per la loro […]
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