Tappeto Orientale o Tappeto Meccanico?

Quando ci avviciniamo a un tappeto immediatamente la nostra mente ci sussurra: “Sarà un tappeto fatto a mano o fatto a macchina con disegni orientali? Sarà originale? Sarà una riproduzione senza nessun valore? Starò spendendo bene i miei soldi?” Una serie di dubbi ci assalgono e ci spingono a essere diffidenti. Con questo articolo cercherò di dare delle risposte semplici ma efficaci, affinché chiunque possa comprendere cosa sta valutando e toccando in quel momento.

 di Antonella Gulli

All’inizio di tutto il discorso, bisogna sapere che il tappeto orientale autentico, quello originale, è solo eseguito a mano. E’ realizzato da una o più persone, dalla sua base, lo “scheletro/spina”, fino alla rasatura finale del vello. Al contrario il tappeto meccanico, dall’impostazione del disegno al computer, alla sua esecuzione vera e propria, viene tutto eseguito meccanicamente. “Non vi è arte, cultura, anima del tessitore, che ha messo del tempo nell’eseguirlo e ha dosato la sua maestria”. Con queste basi elementari sul tappeto orientale, considerandolo come un oggetto d’arte vivo, possiamo iniziare ad analizzarlo e studiarlo nella sua struttura, evidenziando così le differenze tra un tappeto orientale originale e un tappeto meccanico. Per l’occhio esercitato, un rapido sguardo ad una piccola area del rovescio permette di accertare l’origine di qualunque tappeto orientale fino al punto di precisare persino il villaggio da cui proviene. Conferma che avviene dalla parte superione, il vello, dal disegno e dai colori impiegati. Queste caratteristiche non si possono spiegare in poche righe, ma negli articoli, che hanno preceduto questo, sono state analizzate, le zone di manifattura e i disegni, cosa che continueremo a fare negli articoli futuri. I tappeti orientali sono tutti eseguiti su telai, verticali od orizzontali. A seconda delle zone di annodatura possono essere di tessitori sedentari, per quelli verticali, oppure di popolazioni nomadi per quelli orizzontali. Il tessitore su questi telai pone tese delle catene di cotone, di lana, o di seta, dall’alto verso il basso del telaio, creando così una nervatura, una spina, uno scheletro su cui verrà annodato il tappeto. Sul telaio, un dispositivo, crea un passo tra le catene alterne di ordito in modo da facilitare il passaggio tra di esse della trama. La trama è un filo di cotone, lana o seta, posto in orizzontale sul telaio, lungo quanto la larghezza del tappeto, che chiude e serra la fila in orizzontale dei nodi eseguiti per sviluppare il disegno.

In questa maniera nel rovescio è visibile una nervatura, percepibile anche al tatto, che cambierà a secondo del tipo del nodo usato, se è ghiordes o senneh, se è persiano o turco. Questa caratteristica non è visibile e riscontrabile sui tappeti meccanici, perché essendo eseguiti da una macchina rimangono piatti, vengono eseguiti dei punti rigidi, tutti uguali, monotoni, e non si ha l’irregolarità del manufatto. Questa è una prima caratteristica da tenere sotto controllo. Appare chiaro che se un tappeto ha una grande quantità di nodi per cm quadrato il suo valore sarà molto più alto di uno che ne ha di meno. Ogni nodo infatti rappresenta il tempo che si impiega per costruire il tappeto. Un’altro fattore importante per riconoscere un tappeto orientale annodato a mano, è la frangia che viene creata dagli ultimi centimetri dell’ordito. I fili vengono lasciati sporgere alle estremità del tappeto ed a volte vengono intrecciati per rendere più resistente e decorativo il tappeto. Quindi la frangia in un tappeto orientale è la continuazione del tappeto, la parte finale che sarà sempre attaccata alla nervatura del tappeto. Sui tappeti meccanici questo non avviene in quanto la frangia generalmente viene cucita o incollata sopra al tappeto che viene terminato con un taglio netto dalla macchina.

Le materie prime, con cui vengono annodati i tappeti orientali sono sempre fibre naturali e non sintetiche. Il materiale tradizionale usato per annodarli è la lana di pecora. Alcuni tessitori nomadi hanno usato anche il pelo di cammello o di capra, ma in quantità limitata, perché non facile da tingere, risulta meno morbido, quindi più difficile da impiegare per eseguire i nodi, visibilmente è meno lucido, quindi di poco effetto nei disegni. Sin dai tempi antichi, è sempre stata apprezzata anche la seta. I più famosi tappeti Persiani del XVI secolo furono esegui con questo materiale. Ancora oggi resta la materia prima più prestigiosa e pregiata usata sia come scheletro che come vello. In alcune zone della Turchia per i famosi tappeti Herekè, furono usati materiali molto preziosi come fili d’oro e d’argento, che rifinivano nel vello disegni o particolari eseguiti in lana e seta. Questi materiali pregiati, raramente vengo usati nei tappeti meccanici, in quanto molto costosi, e non giustificherebbero l’esecuzione di tali prodotti. Generalmente vengono usate fibre sintetiche, colorate con materiali chimici. A volte si possono trovare tappeti meccanici realizzati con lane naturali, ma il loro valore non è rapportabile solo per il fatto dell’uso della lana, in quanto restano sempre una copia di quelli originali, eseguiti a macchina. Il paragone che si potrebbe fare è come un dipinto antico ed un dipinto stampato tipograficamente avranno pure lo stesso soggetto, ma sono due cose completamente differenti.

Comunque, per chi si avvicina a questo mondo, una riflessione viene spontanea: riuscire a capire subito le differenze, tra un tappeto originale ed uno meccanico è abbastanza facile, mentre è più difficile capire il valore vero di un tappeto originale. Qui infatti entrano in gioco i materiali, i nodi, la quantità di nodi, il disegno, la rarità, l’epoca, ed altro ancora. Per fare un esempio pratico possiamo paragonare un tappeto ad un automobile. C’è la Ferrari realizzata in pochi esemplari, che ha un super motore, interni in pelle, ogni tipo di accessorio ed è molto costosa, così come un tappeto Herekè tutto in seta con fili d’oro, e d’argento, molto raro. Poi c’è la Panda che è spartana senza accessori, così come un tappeto meccanico fatto in materiale sintetico in migliaia di esemplari.

Quindi un consiglio che ci viene spontaneo dare è questo: prima di scegliere un tappeto orientale, scegliete il vostro negozio, il vostro commerciante di fiducia, che da anni è sulla piazza, con serietà, il quale senza problemi potrà rispondere ad ogni vostro quesito o dubbio con lealtà, in quanto ne và del suo nome, e soprattutto sarà sempre disponibile per ogni vostra esigenza con servizi di consulenza, lavaggi e restauri. Questa è la più grande risposta che possiate trovare alla domande iniziali di questo articolo.