CARLOS CARLÉ

FUOCO, MATERIA, FORMA

ASSOCIAZIONE MUSEO CENTRO CERAMICO CASTELLAMONTE FORNACE PAGLIERO 1814 VIA SPINETO, 61 – CASTELLAMONTE                                                                         CARLOS CARLÉ Fuoco, Materia, Forma. Opere in grés sabato 27 aprile, presso i locali espositivi della antica Fornace Pagliero 1814, s'inaugura una mostra antologica del Maestro Carlos Carlé. Saranno esposte opere in grés ceramico – sculture, totem, bassorilievi, dischi, sfere – alcuni delle quali inedite, eseguite in diversi periodi storici. L'esposizione, durante il mese di agosto, si affiancherá alla 63^ Rassegna “Mostra della Ceramica” di Castellamonte, per poi continuare nei mesi di ottobre e novembre a Savona, presso la Galleria GulliArte, nella cittadina ligure testimone dell'evoluzione artistica dello scultore.                                                                                                                         Mostra a cura di Antonella Gulli                                                                                Catalogo in mostra Inaugurazione: Sabato 27 Aprile ore 11.00                                    Periodo: 27 aprile –  30 giugno 2024                                                                                 info/orario apertura mostre:                                                                             organizzazione Daniele Chechi – 0124 582642 – cell. 39 377 4390604 ceramichecielle@libero.it – www.ceramichecielle.it                                                  GULLIarte Antonella Gulli – cell. 39 347 8055044- info@gulliarte.it - www.gulliarte.it

ASSOCIAZIONE MUSEO CENTRO CERAMICO CASTELLAMONTE

FORNACE PAGLIERO 1814 VIA SPINETO, 61 – CASTELLAMONTE

CARLOS CARLÉ Fuoco, Materia, Forma. Opere in grés sabato 27 aprile, presso i locali espositivi della antica Fornace Pagliero 1814, s’inaugura una mostra antologica del Maestro Carlos Carlé. Saranno esposte opere in grés ceramico – sculture, totem, bassorilievi, dischi, sfere – alcuni delle quali inedite, eseguite in diversi periodi storici. L’esposizione, durante il mese di agosto, si affiancherá alla 63^ Rassegna “Mostra della Ceramica” di Castellamonte, per poi continuare nei mesi di ottobre e novembre a Savona, presso la Galleria GulliArte, nella cittadina ligure testimone dell’evoluzione artistica dello scultore. Mostra a cura di Antonella Gulli Catalogo in mostra Inaugurazione: Sabato 27 Aprile ore 11.00 Periodo: 27 aprile – 30 giugno 2024 info/orario apertura mostre: organizzazione Daniele Chechi – 0124 582642 – cell. 39 377 4390604 ceramichecielle@libero.it – www.ceramichecielle.it GULLIarte Antonella Gulli – cell. 39 347 8055044- info@gulliarte.it – www.gulliarte.it

CARLOS CARLÉ – FUOCO, MATERIA, FORMA

(Oncativo -Argentina 1928 – Savona – Italia 2015).

Nel territorio savonese la ceramica d’arte affermatasi da secoli, è stata, nel Novecento un fattore molto importante che ha attirato artisti di fama internazionale. Riconosciuta come patria della ceramica d’arte del Novecento, Albisola, grazie alle fondamentali esperienze di Arturo Martini e di Lucio Fontana e al manifestarsi del Secondo Futurismo, si è sempre più affermata come centro propulsore nel campo della ceramica e innovatore nel periodo del secondo dopo guerra, confermando un processo di definitiva rottura coi canoni tradizionali e rappresentando un’artistica rivoluzione feconda ed espressiva.

Ad Albisola sono convenute alcune delle maggiori personalità internazionali, da Jorn agli artisti del gruppo CoBra, a Gallizio, Manzoni, Lam, Scanavino, Capogrossi, Crippa, Fabbri, Elde.

A metà degli anni 60, anche l’argentino Carlos Carlé decise di stabilirsi ad Albisola.

Il Maestro giunse con un grande bagaglio di conoscenze cosmopolite, maturate tramite contatti ed esperienze in diversi paesi del mondo.

Il suo primo approdo in Italia fu Vietri sul Mare, dove intraprese varie sperimentazioni nel campo del design, applicandosi alla realizzazione di forme funzionali.

Ad Albisola diede vita ad una fondamentale evoluzione artistica. La materia divenne per lui un fattore importante con una sua precisa significazione progettuale.

Su questo percorso evolutivo, Carlé si trovò a seguire alcune fondamentali tappe, permeando le sue sculture con richiami alla propria cultura di origine, fino ad assumere, a cavallo degli anni 80 e 90, le dimensioni monumentali dei Megaliti, dei Dolmen e delle Pietre Miliari, di cultura storica e origine primordiale. Un filone artistico che sarà centrale anche nella successiva ricerca artistica.

Il Maestro aveva acquisito dimestichezza con il mondo della ceramica già in giovinezza, in Argentina, nella fabbrica di mattoni refrattari del padre, dove aveva avuto modo di sperimentare il comportamento delle argille cotte ad altissima temperatura, traendo sapienza e perizia nella manipolazione della terra nel prepararsi da solo l’elemento primario. Diventa ceramista e scultore, ma la ceramica è per lui solo un mezzo e mai un fine, uno strumento che rifiutó sempre con decisione il facile risultato.

Enzo Biffi Gentili ha definito Carlos Carlé “un costruttore”, in quanto plasmava l’argilla, con la sovrapposizione della stessa, continuando nell’accrescimento dell’opera, attraverso uno sviluppo formativo, quasi organico, di stampo architettonico. Carlé esercitava un controllo sulla materia con geometrie primordiali, che si collocavano coi principi originari di una cosmogonia elementare: sfere, cerchi, quadrati, parallelepipedi.

Le sue sculture rappresentano una costruzione tra dialettica, razionalità e caos, con lacerazioni, squarci sia all’interno che all’esterno delle opere, fino a risultare di una sostanza ruvida, corrosa, dalla quale la materia emerge con una forza eruttiva.

Antoni Tapies è stato per Carlos Carlé un riconosciuto maestro ideale, un mentore, da cui ha tratto anche ispirazione. Le opere di Carlé sono cotte ad alta temperatura, a milletrecento gradi, e il risultato prodotto sul grés era quello di effetti rugginosi, sgretolamenti, che rimandavano alle corrosioni grandi muri del Maestro Tapies.

La forza della materia, trasformata in grés durante la cottura, dona all’opera un arco cronologico destinato a superare la vita individuale dell’artista. Una visione universale della durata dell’opera al di là dell’esistenza del suo creatore.

Carlé osservava la natura, il mondo la realtà prendendo spunto per gli sviluppi della sua arte.

La mente e le sue mani di scultore si inserivano in questo circuito di tempo e natura, catturandone lo spirito e imprigionandolo nelle proprie creazioni.

L’osservazione dei sassi, che il tempo ha levigato con l’acqua arrotondandoli e incidendoli mediante lo sfregamento, ha suggerito a Carlé le opere “Cascotes”, come nella sua lingua madre vengono chiamati i sassi frammentati.

La struttura stratificata di queste opere, i segni e i colori, raggiunti mediante la sovrapposizione di terre colorate e l’utilizzo di smalti fusi sulla superficie, hanno generato effetti, che suggeriscono una erosione spontanea dell’opera, in un processo naturale.

Le esperienze di lavoro in Italia e all’estero e i soggiorni in Paesi come il Giappone hanno lasciato un segno indelebile sulle opere del Maestro Carlé.

L’equilibrio nel suo lavoro raggiunge la perfezione e la forma si rasserena, si addolcisce, si bilancia, con inserimenti di altri materiali come la pietra con la sua morbida cromia grigia, alternati a colori azzurri che mitigano le imponenti opere riportandole ad una concretezza terrena.

Carlos Carlé ci ha lasciati nell’aprile del 2015, e la famiglia ha voluto portare avanti la sua arte con le seguenti mostre postume:

Carlos Carlé

“I codici della materia” – Comune di Barge – Ex Officine Ferroviarie – Barge (CN) -Dal 16 ottobre al 28 novembre 2021

Omaggio a Carlos Carlé nell’ambito della mostra “El borde de las voces” [Il bordo delle voci] -Prospettive plurali nell’arte argentina contemporanea – Casa Argentina, sede culturale dell’Ambasciata – Roma -Dal 25 ottobre al 25 novembre 2021

In programma nella Rassegna di Kéramos2024, X edizione, la curatrice Antonella Gulli, artdirector della Galleria GULLIarte di Savona, ha voluto organizzare una retrospettiva dedicata al Maestro Carlos Carlé, che si svilupperà in due mostre.

La prima nella FORNACE PAGLIERO 1814, Museo ceramico inserito nella rete museale della Regione Piemonte, dal 27 aprile al 15 settembre 2024, con un allestimento di circa 70 opere in grés ceramico, sculture, totem, bassorilievi e sfere, alcune delle quali inedite, di diversi periodi storici.

Successivamente la mostra sarà trasferita a Savona in Galleria GULLiarte, dal 28 settembre al 24 novembre 2024.

La Fornace Pagliero si trova, a Castellamonte località Spineto, in una splendida posizione, a pochi chilometri da Castellamonte e da Cuorgnè, ai piedi della Valle Sacra e della sue montagne caratteristiche, la Quinzeina ed il Verzel.

ll complesso della Fornace si trova dove è nata, a fine Settecento, la storica manifattura Pagliero Michele. Qui, dopo un attento intervento di ristrutturazione conservativa a cura di Daniele Chechi, è stata riattivata la vecchia filiera della Fornace ridando vita produttiva alla storica industria ceramica, qui tra sale e gallerie di particolare interesse architettonico, si conserva la memoria storica della patria delle ceramiche di Castellamonte, nonostante sia la più antica è sopravvissuta praticamente intatta allo scorrere del tempo.

Si configura quale luogo simbolico dell’arte ceramica e del lavoro, attraverso oggetti preziosi, tra i quali le attrezzature d’epoca, gli stampi autentici e le vecchie matrici. Tale scenario diventa lo spazio espositivo dove artigianato d’eccellenza, storia e cultura si incontrano mescolandosi con il territorio e le tradizioni.

Hanno scritto del suo lavoro tra i più importanti storici e critici d’arte contemporanea.

Le opere del Maestro Carlos Carlé sono in collezioni private ed esposte Gallerie d’arte e in permanenza in Musei Internazionali.