LO SPETTACOLO DELLA NATURA

MASSIMO BARLETTANI

La mostra Genesis è un omaggio alla vita e alla speranza, un esempio di come l’arte può parlare alle nostre emozioni più profonde.

Massimo Barlettani non realizza nature morte, ma nature vive. Infatti nelle sue opere non si vedono fiori recisi e messi dentro un vaso, ma fiori vivi e colti in un momento provvisorio della loro esistenza.

Nel procedere artistico dell’artista l’universo è in costante movimento: la distruzione precede una nuova creazione, tutte le cose sono imperfette, incompiute e temporanee. Le sue opere in questo modo conducono l’osservatore a un’importante riflessione sulla condizione effimera dell’esistere.

I fiori di Massimo Barlettani sono cristallizzati in un fugace momento di bellezza che ne palesa l’ineffabile caducità. E’ una ricerca interiore per esprimere il legame potente e invisibile che unisce tutti gli esseri viventi.

I miei fiori – afferma l’artista – non sono fiori, ma concetti di bellezza e fragilità. I fiori che dipingo sono vivi, respirano e non sono recisi. Non si può possedere un fiore senza ucciderlo. Il mio lavoro si basa sulla percezione che abbiamo di quello che ci circonda”.

Noi esseri umani non siamo soli nel mondo e dobbiamo condividere questo universo, vivere e rapportarci con ciò che abbiamo attorno. Le farfalle di Massimo Barlettani seguono quest’ultimo concetto. Quello che vediamo in queste opere non sono farfalle, nella loro connotazione fisica, ma segni di vita, simboli di esistenza, spettacolari e potenti, ma allo stesso tempo fragili e delicate, in balia di qualsiasi alito di vento. Sono rese attraverso trasparenze, sono creature evanescenti, lontane dagli stereotipi colorati che vediamo continuamente. Quest’ultimo ciclo di opere, non a caso, viene chiamato Butterfly effect.

Barlettani da sempre, sia come artista sia come professionista della comunicazione, ha fatto della creatività e dell’estetica il proprio credo. Una pittura fatta di velature e luce, masse e vuoti, forme e dettagli, inspirata ai geni della fotografia contemporanea. Alcuni soggetti rievocano presenze fluttuanti rese attraverso giochi di luce e vibrazioni cromatiche, dipinti evanescenti che arrivano a rarefarsi.

Massimo Barlettani prova un sentimento di partecipazione emotiva nei confronti della vita, un afflato malinconico che deriva dalla contemplazione della bellezza e dalla consapevolezza della sua transitorietà.

Genesis

LO SPETTACOLO DELLA NATURA | Personale di MASSIMO BARLETTANI

Opere inedite di pittura

a cura di Selina Fanteria

Galleria GULLIarte | Corso Italia 201r. | Savona
VERNICE 11/12/2021 | ore 18.00

L’esposzione e l’apertura della mostra saranno garantiti, seguendo le normative vigenti anticovid.

Orario Galleria : chiuso il lunedì mattina

tutti i giorni 11/12.30 – 15.30/19.30

CARLO SIPSZ : LA MAGIA DELLA MATERIA

(di Silvano Godani)

L’Arte, si sa, ha sempre avuto a che fare con la Magìa, a cominciare dalle ‘Veneri Steatopigiche’ paleolitiche dei Balzi Rossi o di Willendorf, su su fino agli stranianti “Innamorati” di Chagall che svolazzano dentro cieli affollatissimi di sogni variopinti. E tanto più la Magìa si carica di Mistero quanto più il segno artistico si fa ‘Informale’, cioè privo (almeno apparentemente) di un controllo razionale, proprio per toccare altre sponde dell’espressione coniugando in una sintesi istantanea atto-essere-gesto. Fino al punto che, nel momento creativo, quasi non si distingue l’opera dall’artista, operatore di ‘magìe’ e frutto egli stesso di misteriose ‘magìe’.

Ma le magìe non nascono dall’improvvisazione se è vero che, come sosteneva Bruno Munari nel 1950 sulla rivista “AZ” in maniera in parte provocatoria, “L’Arte è un Mestiere”. Nel suo significato più nobile (si pensi al concetto di ‘téchne’ per gli antichi Greci) l’Arte è ‘psicagogica’, cioè qualcosa che ci sollecita ad andare oltre la realtà immediata dell’oggetto che comunica con noi attraverso un suo peculiare sistema di segni, dalla forma al colore, dalla materia all’intervento, intellettuale e concretamente manuale, sulla materia stessa. Perché, osservava già Michelangelo, “Si dipinge col cervello e non con le mani”.

Fare Arte, quindi, è una scelta esistenziale, è un percorso disseminato di esperienze, stimoli, curiosità, fantasie, riflessioni estetiche che costringe a personalizzare la propria cifra espressiva.

Carlo Sipsz, annus natalis 1941, comincia presto a masticare arte. Nel 1957 frequenta l’Istituto Arte della Medaglia di Genova e ne esce incisore e cesellatore, imparando dai maestri rinascimentali a trattare metalli, legno, pietra grazie allo scultore Walter Klemmer e tra il 1966 e il 1970 si specializza in scultura all’Accademia Ligustica di Belle Arti. Ma nel frattempo, tra il ’60 e il ’63, fa esperienza di scenografia al Teatro Carlo Felice, metabolizzando probabilmente la forza cromatica di quel rosso turgido e potente, disseminato su arredi/poltrone/sipari, che caratterizzerà tanta parte delle sue opere successive. Poi, nel 1974, arriva ad Albisola e vi scopre la magìa dell’Arte del Gran Fuoco, difficile da governare ma proprio per questo stimolante, sulla scìa dei grandi maestri del ‘900 che fecero di Albisola la capitale mondiale della Ceramica, da Fontana a Jorn, da Sassu a Luzzati a Capogrossi.

Da allora consolida la sua presenza ad Albisola e Savona impiantando uno studio/laboratorio nel quale si dedica anche all’ arredo d’interni, coniugando ceramica-ferro-bronzo-pietra con il legno, sia costruendo razionali impianti ‘totemici’ (si vedano per es. le sue sculture “Reperto n.1-Ferro e Pietra, h. cm.230” e “Reperton.2 -Legno, pietra e ferro, h.260cm”), sia graffiando/scavando/sbrecciando soprattutto l’argilla alla ricerca di quell’anima mundi che si nasconde sotto la dura corteccia della Forma.

Sipsz lavora così, ‘scorteggiando la Materia’ come si trattasse di legno vivo per arrivare a scoprirne il tenero midollo, la linfa ‘magica’ che genera la Vita, che dà senso all’Universo, che fa sì che la Natura sia ancora capace di rinnovare le sue stagioni, nonostante gli assalti impròvvidi dell’Homo Sapiens che pure dovrebbe chiedersi, come già faceva Munari, “perché non contribuire a migliorare l’aspetto del mondo in cui viviamo? L’uomo inventa armonie/di suoni/di colori/di forme/di movimenti”.

Ma, specialmente oggi, si può fare solo se l’Uomo/Artista riesce a rimuovere la superficiale maschera di bellezza della Materia e liberarne la primigenia Magìa.

Orario Galleria/mostra :chiuso il lunedi mattina | tuttiigiorni11/12.30 –15.30/19.30

MOSTRA DI GRAFICA E ILLUSTRAZIONE | II^ edizione


ISO 216 / Galleria GULLIarte | Corso Italia 201r. | Savona
VERNICE 16.10.21 ore 18.00


L’ISO 216 è lo standard che individua alcuni formati di carta usati in Europa e in numerosi
paesi del mondo (nello specifico, i formati A e B da cui si ricavano per dimezzamento gli
altri formati mantenendo le stesse proporzioni).


ISO 216 è anche il nome che si è voluto dare a questa mostra di illustrazione organizzata
dalla Galleria GULLIarte e che ora giunge alla seconda edizione, quest’anno in
collaborazione con l’agenzia Book On a Tree e l’Associazione Culturale Traumfabrik.
Una collettiva di artisti che lavorano nel mondo dell’illustrazione per l’editoria, accomunati
dal fatto di esprimersi sul supporto carta con modalità e tecniche diverse, analogiche e
digitali:
PEPPO BIANCHESSI, LUCIA DE MARCO, MARCO PASCHETTA, SERGIO OLIVOTTI,
ANNA PIROLLI, GIORDANO POLONI, ALEX RASO, ARIEL VITTORI
Nell’ambito dell’evento FESTIVAL DEL DISEGNO 2021 – FABRIANO/ARCO UFFICIO – a
Savona sulla Fortezza del Priamar il 2/3 ottobre, è stata presentata la PREVIEW della
mostra che s’ inaugura sabato 16 in Galleria GULLIarte il 16 ottobre e sarà visitabile fino
al 31 ottobre.
Durante la permanenza della mostra verranno anche presentati libri illustrati in presenza
degli autori, con performace dal vivo. L’esposizione e l’apertura della mostra e gli eventi
collaterali, saranno sviluppanti seguendo le normative vigenti anticovid.


ARTE CERAMICA CONTEMPORANEA E DEL NOVECENTO

VII^ edizione

con il Patrocinio:

COMUNE DI SAVONA- COMUNE DI ALBISSOLA MARE – COMUNE DI ALBISOLA SUPERIORE- ASSOCIAZIONE ITALIANA CITTA’ DELLA CERAMICA

con il supporto e la collaborazione:

MUSEO DELLA CERAMICA GIANNETTI – COMITATO DANTE ALIGHIERI DI SAVONA- AZIMUT WEALTH MANEGEMENT – CERAMICHE SAN GIORGIO

Inaugurazione sabato 3 luglio ore 18.00

Galleria GULLIarte | Kéramos 2021

ARTE CERAMICA CONTEMPORANEA DEL NOVECENTO

VII^ edizione – 3/7/2021 -10/10/2021

Location: Galleria GULLIarte – Corso Italia 201r.Savona – progetto/allestimento/art director Gulli Antonella

Kéramos 2021, è un appuntamento con la ceramica artistica, contempo- ranea e del novecento a cadenza annuale, giunto alla settima edizione.

GULLIarte quest’anno, ha voluto ampliare e realizzare, visto l’interesse nei confronti di questo rassegna, diverse mostre collaterali, unendole alla mostra principale; tutte ceramiche d’autore, che condividono ed evidenziano i valori culturali del territorio d’appartenenza, rinomato nei secoli per la produzione di ceramica artistica

Sdoppiando gli spazi espositivi, in questa rassegna Kéramos, la galleria GULLIarte, ospita al piano inferiore la mostra madre, con l’allestimento di opere di 6 Artisti contemporanei, ed un omaggio ad un Artista “storico”.

Le opere esposte in Kéramos, verranno sostituite con delle nuove, ad ogni apertura delle mostre collaterali al piano superiore.

Gli Artisti che GULLIarte, ospita al piano inferiore alla mostra madre, sono i seguenti:

Elysia Athanatos

Samuele Bonomi

Mirco Denicolo’

Andrea Meneghetti

Carlo Pizzichini

Fabio Taramasco

Omaggio ad un Artista “storico”:

Giorgio Moiso

Quindici artisti, che sono presenti nelle mostra madre Kéramos e nelle collaterali, che si alterneranno con le loro opere, le quali differiscono l’una dall’altra in maniera sostanziale, oltre che in maniera tecnica, ma non sono meno affascinanti e visivamente accattivanti per la loro varietà e proposta, unite in questo per-corso nell’argilla.

Mostre collaterali in programma nella rassegna Kéramos 2021:

10 Luglio ore 18.30

(dal 10/7 al 08/08)

MUSEO DELLA CERAMICA G. GIANETTI di Saronno

a cura della Direttrice

Dott.ssa Mara De Fanti

Esposizione della vincitrice e delle menzioni speciali del concorso

COFFEE BREAK” V^edizione 2019:

Lara De Sio ( vincitrice I° premio )

Licia Cicala ( menzione speciale )

Arianna Cola ( menzione speciale )

  • 14 Agosto ore 18.30 – (dal 14/08 al 12/09)

700DANTE”

con il Patrocinio Comitato Dante Alighieri di Savona

a cura di Gulli Antonella

presentazione a cura Dott.ssa A. Maroscia

Per omaggiare l’ anniversario dei 700 anni della nascita di Dante Alighieri, GULLIarte ha commissionato un’esposizione di opere in ceramica inedite, create da Artisti in permanenza in galleria:

Sandra Baruzzi

Giovanna Crescini

Guglielmo Marthyn

Anna Matola

Brenno Pesci

-18 settembre ore 18.00 – (dal18/09 al 10/10)

VISIONI ”

a cura di Gulli Antonella

Presentazione Dott.ssa Anna Tabbia

Sandra Baruzzi – Guglielmo Marthyn

Bipersonale di opere in ceramica. Un binomio di due artisti, che collaborano insieme in un percorso artistico, ed hanno in comune una vivace fantasia creativa e ricerca chimica e tecnologica, con visoni individuali.

Orario galleria : chiusa il lunedi mattina. – Tutti i giorni: 11.00/12.30 – 15.30 19.30

info/contatti: www.gulliarte.itinfo@gulliarte.it – 019 812894 – 347 8055044

facebook: @gullliarte – istagramm:@gulliarte

“…Io intendo scultura, quella che si fa per forza di levare…”
Così Michelangelo scriveva a Benedetto Varchi per descrivere il concetto platonico dell’idea preesistente, chiusa nel rigore del blocco dal quale l’artista deve liberarla levando il “soverchio”, ma anche, e soprattutto, per esprimere la propria lotta contro la materia che doveva essere soggiogata e, come la mano, ubbidire all’intelletto. Ma cosa succede di quel levare? Quale legame con l’opera originaria e quale sostanza possiedono intrinsecamente quei residui, scaglie, schegge, ritagli, espunti dal blocco grezzo per l’emersione dall’interno della propria idea?
A partire dall’esperienza della realizzazione del monumento a Sandro Pertini a Savona, Gianni Lucchesi ha creato una serie di opere che riflettono su questo tema: ritagli, porzioni, ricavati sapientemente grazie all’ausilio della moderna tecnologia dall’opera princeps, ma che, una volta estratti dalla materia informe, acquistano vita propria, valenza iconica indipendente, pur continuando a dialogare, a distanza con la loro matrice originaria. Estrazioni derivanti da un’altra estrazione – quella dell’idea artistica inziale – opere estratte dall’opera, frammenti pregnanti dalle forme sinuose, ambigue, che rinviano sapientemente, ma vanno oltre, i principi gestaltici di Rubin. Seguendo il profilo delle sculture e gli inserti brillanti in foglia d’argento, è possibile individuare il contorno delle lettere del monumento nella loro precisa collocazione, sino a leggere l’intervento fisico della creazione in levare, divenendo parte integrante e condividendo in qualche misura il valore e la forza semantica dell’idea artistica. Al contempo, nella loro bistabile ambiguità possiedono forma propria e indipendente che si astrae dallo sfondo, affascinante e ogni volta diversa. L’operazione del levare genera così una serie di matrici significanti che partecipano ad uno stesso ritmo: il gesto del levare, diviene in Lucchesi, un accento in levare che tende al battere successivo in un fluire dinamico nel quale, ogni elemento, debole o forte che sia, concorre alla medesima, armonica melodia.
Letizia Badalassi

Picasso ReLoaded            #picassoreloaded

Dal 8 al 30 Maggio 2021 

INAUGURAZIONE SABATO 8 MAGGIO ORE 18.00 – PREVIEW GIORNALISTI VENERDI’ 7 MAGGIO ORE 11.00

Galleria GULLI ARTE

Corso Italia. 201 r

17100 SAVONA (SV)

Orari:

11.00-12.30 /15.30-19.30

Lunedì mattina CHIUSO

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Quando il coesistere di arte e tecnologia crea stupore. 

In questo tema Stefano Bressani è lieto di presentare il progetto espositivo della mostra Picasso ReLoaded che sarà ospitata negli spazi della Galleria Gulli Arte di Corso Italia, 201r, a Savona. L’esposizione che si terrà dall’otto al trenta maggio 2021 è pensata per dare la possibilità, in questi tempi cosi complessi, ad un grande pubblico di apprezzare e gioire dell’opera di Bressani, con i suoi smaglianti colori, attraverso la grande vetrina della galleria, In questo modo, la mostra sarà sempre “aperta” e visibile al pubblico semplicemente passeggiando lungo la via.

In questa sede, la mostra Picasso ReLoaded, accorpa e rielabora due progetti: le fotografie di SB Portraits – stampe su alluminio fineArt in formato 10×15, un layout, questo, originale di photoSHOWall – e l’esposizione delle Opere (Sculture Vestite) fruibile in una inedita forma di visita immersiva, realizzata in collaborazione con AYR360

La Galleria Gulli Arte di Savona sarà partner tecnico della mostra che si terrà, il prossimo anno, presso la Fortezza del Priamàr, curata in collaborazione con Stefano Bressani da Robert Phillips. In questa anteprima la galleria espone 26 Litografie con inserto in stoffa, per dare modo ai collezionisti e a tutti quelli che si vogliono avvicinare al lavoro dell’artista di acquisire pezzi unici, stampati su carta nobile delle Cartiere Fedrigoni, riproduzioni delle originali Sculture Vestite. Questa iniziativa è stata desiderata da Bressani per dare una continuità tra i vari slittamenti di data dell’esposizione, causata dai recenti eventi sanitari, fissata al Palazzo del Commissario, e che, solo nel 2022, potrà colorarsi delle stoffe del “sarto dell’arte”.

In questa occasione è nata una nuova Scultura Vestita in omaggio a Pablo Picasso e al mare della Liguria che sarà presentata in anteprima assoluta solo a Savona e che sarà esposta presso la Galleria Gulli. L’opera dal titolo “Donna con Pesce” ha dimensioni 100x70x8 cm ed è una scultura realizzata nello stile inconfondibile di Bressani utilizzando tessuti provenienti dal mondo dell’abbigliamento. Un tripudio di colore e texture inaspettate, volumi e matericità, danno a questo lavoro quel carattere romantico e deciso emblema della tecnica personale di Bressani, In questo ambito essa può diventare un punto di riferimento e una chiave di lettura fondamentale per comprendere, dietro il lavoro delle litografie, la complessa tecnica appartenente al Maestro.

Oltre a tutto questo si prevede l’esecuzione di una nuova forma di performance che rende ancora più gustosa e accattivante l’opera realizzata in anteprima, consisterà nell’esposizione di un’immagine di oltre 7 metri di lunghezza che renderà la piazza antistante la galleria, piazza Sandro Pertini appunto, lo scenario di un happening, una sorta di flash mob ma eseguito in solitaria e senza il coinvolgimento del pubblico. Tale performance verrà ripresa e conservata grazie a un’opera di ripresa video/fotografica che permetterà di fermare il tempo, poiché non sarà quell’attimo a stabilire un ricordo, ma la documentazione stessa che resterà, che rimarrà patrimonio della città di Savona e dei suoi abitanti.

La nuova edizione di SB Portraits include 66 ritratti dell’artista realizzati da maestri della fotografia internazionali, tra cui Gianni Berengo Gardin, Giovanni Gastel, Maurizio Galimberti, Piero Gemelli, Nino Migliori e Douglas Kirkland. L’introduzione all’opera è del critico Roberto Mutti; Scatti ed interpretazioni che nella situazione espositiva tradizionale sono proposte in pezzi unici su stampa museale fine Art.

Le 27 opereSculture Vestite” originali, in occasione di questo evento, sono momentaneamente ospitate nell’atelier dell’artista in attesa della nuova tappa museale. Il pubblico le potrà visitare grazie all’inedita opzione tecnologica e comunicativa, con l’aggiunta della terza dimensione all’esperienza della visita: nell’idea di Stefano Bressani, non saranno più le persone ad andare a trovare le opere alla mostra, ma la mostra ad andare incontro alle persone, in strada, nelle loro case e ovunque loro siano. In questo modo, ogni luogo, ogni spazio e addirittura ogni punto geografico – come la vetrina di Gulli Arte a Savona – si possono trasformare in un “hub” di arte contemporanea. Sarà quindi possibile toccare con mano il mondo dell’artista – il Sarto dell’Arte – e proiettarsi cosi direttamente quello spazio conosciuto come il Pianeta delle Stoffe.

Parte essenziale di questa esperienza è quindi la partecipazione di AYR360, media agency specializzata nella creazione di contenuti multimediali, già partner di alcune performance dell’artista; come l’evento di presentazione di un’opera di Bressani, ospite nella collezione permanente di Spazio Thetis a Venezia, nell’Arsenale Novissimo, in concomitanza con il Salone Nautico.

AYR360 renderà la mostra una vera esperienza multimediale ottenuta mediante l’accesso ad uno speciale contributo digitale. Parte di questi contenuti saranno visibili in un video dalla vetrina di via Cavour, contestualmente alla mostra; ma AYR360 condurrà i visitatori sin dentro il laboratorio e atelier di Stefano Bressani,  guidati l’artista stesso: semplicemente accendendo video tramite il QR code posto in vetrina, il pubblico potrà vivere questa esperienza inedita, viaggiando liberamente sul “Pianeta delle Stoffe”, spostandosi nello spazio a 360 gradi, apprezzando le opere nella loro profondità e tridimensionalità, semplicemente indossando un visore (Oculus, Cardboard VR etc), utilizzando uno smartphone o dal pc desktop. 

Scopo di queste visite realizzate con il rover museale “HED” progettato da AYR360, unico esempio in Italia, è rendere fruibili gli spazi dell’arte e della cultura; in particolare, dando al pubblico la possibilità di vivere un’esperienza esclusiva, verso spazi fisicamente inaccessibili o geograficamente distanti, accostandosi a visite inedite, approfondimenti, contenuti digitali studiati e realizzati su misura. 

photoSHOWall è un progetto di Davide Tremolada Intraversato prodotto a Pavia da mtp arredamenti, utilizzando pannelli in MDF di legno riciclato. Per Davide Tremolada Intraversato «L’idea di fondo di photoSHOWall con le sue installazioni “iGIGANTI” e la “Mostra in Cartolina” è che la fruizione delle immagini può variare in base al formato in cui vengono presentate e al contesto in cui vengono collocate. Di fatto si propone allo spettatore una riflessione su come, rompendo e ricomponendo l’unità formale dell’opera, si può generare una nuova immagine dinamica ed originale.photoSHOWall è una gabbia visiva che moltiplica le possibilità del saper vedere»

BIO

Stefano Bressani, maestro e padre fondatore di una tecnica unica nel panorama dell’arte contemporanea internazionale, confeziona le sue opere utilizzando stoffe da abbigliamento alle quali attribuisce destinazione e valore differenti, portando, grazie al suo ingegno, il loro campo di utilizzo all’infinito. Meta ideale, e forse utopica, ma a lui cara e che persegue con tenacia. Un luogo dove sogni e realtà si fondono, complici, per esprimere concetti che saldino incoerenze e l’apparente imperfezione del quotidiano ad un più alto valore. Le Sculture Vestite di Picasso ReLoaded, sono il cuore dell’ARTigianalità e di una tecnica che rappresentano l’omaggio che Bressani dedica al suo maestro di riferimento. Lo stupore che deriva dal vedere il suo lavoro, fatto di materia, colore e tridimensionalità ha creato l’esigenza di mostrare attraverso nuove tecniche interpretative e nuovi canali, fino ad oggi poco esplorati, valide alternative e nuovi orizzonti alla fruizione dell’arte. 

Secondo Stefano Bressani «le persone che vedono le mie Opere non le possono toccare ma le devono vivere. Vivere una esperienza durante una mostra significa essere avvolti dai tuoi stessi sensi e portare nel tuo ricordo un racconto, che ti viene descritto e che poi elabori secondo quella che è la tua sensibilità. In foto la mia materia non da la giusta suggestione come accade invece dal vivo. Potersi muovere nello spazio virtuale ti regala invece la consapevolezza di tutto quello che la fotografia del catalogo toglie al mio romanticismo. Si parla di spazio e di esperienza immersiva, il mondo a 360° dentro una scatola, così almeno era all’inizio, oggi invece mancano solo gli stessi profumi e poco altro per confondere provenienza e destinazione.

CONTEMPORARY HUB FOR ART
Viaggiare nello spazio fino al “Pianeta delle Stoffe” ora è possibile con il rinnovato allestimento della mostra “Picasso ReLoaded”: 26 Litografie con inserto in stoffa di Stefano Bressani e il layout unico di photoSHOWall, incontrano la comunicazione digitale di AYR360 nella cornice della Galleria GULLI Arte in centro storico a Savona, Corso Italia 201r, fino al 30 Maggio 2021

GULLIarte | Corso Italia 201r |17100 Savona | www.gulliarte.it – info@gulliarte.it | 019812894 – 3478055044

Sabato 20 marzo 2021 dalle ore 16.00 a Savona, presso GulliArte di Corso Italia 201r., in occasione del suo settimo compleanno, si aprirà una nuova collettiva d’arte contemporanea , con la partecipazione di 4 (quattro ) noti Artisti.

Gli Artisti invitati in galleria, espongono opere diverse tra di loro con diversi linguaggi artistici di ricerca e di tecnica, tutte armonizzate tra di loro da un percorso innovativo e sperimentale:

Athanatos Elysia ceramica

Filippini Giacomo ferro sculture

Heyerdahl Marian ceramica sculture

Sciutto Renza pittura – scultura in ceramica

Con questo evento espositivo GulliArte vuole creare un gioco, un enigma con la lettera “A”, iniziale di molte parole:  Anni, ArtevisuAle, Artisti Amici …

Parole, che in questi anni si sono intrecciate nel percorso della Galleria. Parole, che uniscono il presente, con il percorso nell’Arte in questi sette Anni, sviluppato insieme con gli Artisti Amici. Percorso, basato su valori umani ed artistici.

GulliArte compie sette Anni. Sette Anni di lavoro intenso, di Amicizia con il pubblico e con un gruppo di Artisti che, in occasioni diverse, hanno dato vita ad incontri con l’Arte e con la bellezza. GulliArte intende così celebrare, con questa mostra il suo compleanno, favorendo la visione di alcune opere dei suoi Artisti Amici, ad un pubblico affezionato alla Galleria.

GULLIarte – Corso Italia 201r. – Savona info: www.gulliarte.it – 3478055044 –info@gulliarte.it

Orario di apertura della galleria: chiuso il lunedi mattina

tutti i giorni dalle ore 11.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30

” I Colori della Vita”

I colori nella nostra vita sono il legame con le nostre emozioni. I colori possono influenzare il nostro umore o le nostre vite , sia socialmente che culturalmente, a seconda di come ci vengono presentati o vissuti.

Il rosso è tipicamente associato a un senso di urgenza e rappresenta il pericolo, costringendoci a diventare piu’ vigli, piu’ attenti. Ma potrebbe essere anche il colore della passione, di un fiore, che ci fa sentire più amati e al sicuro. Colori caldi come il rosso, l’arancio, il giallo e le combinazione di questi, forniscono l’illusione di calore e appaiono piu’ vicini a chi li osserva. I colori blu, viola e verde sono colori freddi e forniscono un senso di calma, a differenza di colori caldi, forniscono un illusione di allontanarsi da chi li osserva.

I colori giusti in un opera, e nel proprio ambiente in casa, possono aiutare anche emotivamente nella vita odierna, creare un equilibrio esistenziale.

Da questo modo di considerare i colori della vita, è stato ideato il titolo della mostra in galleria GULLIarte: The Colours of Life – I Colori della Vita.

Gli Artisti, invitati in questa collettiva, espongono opere diverse tra di loro, con diversi linguaggi artistici di ricerca, tutte armonizzate dal colore: inteso e forte, in quelle materiche, o delicato e a volte grafico, dove i segni e le geometrie sono lo stile predominante:

ACCARINI Riccardo – ASMONE Domenico

CANEPA Maura – NATTERO Gianni – OLIVATO Orfeo

THE COLORS OF LIFE – I COLORI DELLA VITA

dal 6 Febbraio 2021 al 28 Febbraio 2021,

Apertura dell’esposizione sabato 6 febbraio ore 15.30

con accesso contingentato, nel rispetto e secondo le normative vigenti anticovid.

Orari galleria: chiuso il lunedì mattina aperto dalle 15.30 tutti i giorni 11.00/12.30 – 15.30/19.30

” IL MONDO SULLE PARETI”


La Galleria Gulliarte anche quest’anno sdoppia i suoi spazi espositivi, e apre in contemporanea due mostre dal 12 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021:

“Amare la Terra” è il titolo della mostra espositiva al piano inferiore, entrata galleria, che abbina due pittori, Eso Peluzzi e Augusto De Paoli.

Il Mondo sulle pareti”, è la tradizionale collettiva di natale che segue il percorso evolutivo del Brand Gulli Tappeti a GULLIarte da 8 anni. In questa esposizione, saranno visibili una selezione di opere di Artisti in permanenza in galleria, con diversi stili e materiali: dalla pittura classica figurativa a quella contemporanea astratta, dalla grafica disegnata, stampata o acquarellata, al vaso al piatto in ceramica alla scultura della medesima materia, fino a quella più sperimentale, sul legno o sul ferro.

Un riassunto, diventato un evento “cult” delle presenze di artisti in galleria, di livello nazionale ed internazionale, che con le loro opere in esposizione potranno dare maggiore visione e possibilità di scelta, a chi ama l’arte, in tutte le sue forme, stili e periodi.

ARTISTI PRESENTI ALLA COLLETTIVA:

” IL MONDO SULLE PARETI”

PITTURA:

Accarini | Agostani | Asmone | Aubertin | Barlettani | Berrino | Berzoini Bianchi | Biggi | Bossi | Brandes | Caldanzano Caminati | M. Canepa | Chiari Crescini | A. De Paoli | Elde | Gaiezza | Griffo | Giannici | Gusmaroli | Lodola | Locci Martinengo | Moiso | Morelli | Peluzzi | Podestà Rapetti | Sabatelli | Schiavetta| Sipsz | Spirito | Spoerri

CERAMICA & SCULTURA:

Accarini | Acquaviva | Athanatos | Baruzzi | Bonomi | Bratta Caminati | Caldanzano | Carlé | L.Cicala | Crescini | Denicolò Gambetta Giampaolo | Gioventù | Heyerdhal | L’Acqua | Laveri | Leverone| Marthyn |Massanet |Meneghetti | Moiso | Morigi | Pastorino | Pesci | Pizzichini | Plaka Quattrini | C. Rossi | Salino | Sabatelli | Scappatura | R. Sciutto |Schiavetta Sipsz | Taramasco | V. Randazzo | Zoli

GRAFICA & ACQUARELLO:

Denicolò | Franzia | Gambetta | Lavaly | Peluzzi | Rossello Sabatelli | O.Rossi | Sipsz | Stagnaro | Vercelli

“AMARE LA TERRA”

MOSTRA ESPOSITIVA DI ESO PELUZZI E AUGUSTO DE PAOLI

Amare la Terra” è il titolo della mostra espositiva organizzata da Gulli Arte, che abbina due pittori, Eso Peluzzi e Augusto De Paoli i quali, pur nelle rispettive diversità anagrafiche e artistiche, sono uniti da quel vibrante fil rouge poetico che attraversa le loro opere. L’idea di accostarli è nata inoltre dal fatto che entrambi questi artisti, per rappresentare la natura, hanno prediletto sia quel particolare angolo di Liguria dove sorge il seicentesco Santuario della Madonna di Misericordia di Savona, sia alcuni paesi di mare affacciati sulla costa ligure, nonché molti scorci del basso Piemonte e delle Langhe. Profondamente legati alla tradizione figurativa, sebbene filtrata dalle istanze del Novecento, i Nostri, delle suddette zone, hanno rappresentato i luoghi prediletti come paesaggi dell’anima, profondendovi quell’intensa carica emotiva capace di coinvolgere con immediatezza la sensibilità dello spettatore.

Dire di Eso Peluzzi (1894-1985) è rendere omaggio a un famoso artista che ha cavalcato il Novecento, consegnandoci nelle sue opere una sequenza di immagini paesaggistiche dipinte con l’incanto di un innamoramento così da trasferire in chi le guarda un’eguale incantata percezione. Nei suoi paesaggi immersi nella nebbia o imbiancati dalla neve gli accordi cromatici dei bianchi con le terre d’ombra infondono, in chi guarda, sensazioni di grande solitudine, di isolamento dal mondo, di immersione in un remoto silenzio dove l’assenza di figure umane lascia allo spirito la libertà di seguire i propri itinerari interiori. Per contro, gli accordi degli azzurri marini splendono nelle sue tele con l’ocra dorata della spiaggia e i luminosi colori delle case di Varigotti. Le pennellate morbide, eppure piene di forza, affiorano in ciascuna di queste forme naturistiche attraverso la complementarietà cromatica dei pigmenti e, nel contrasto tra luci e ombre, si compongono in una sintesi di tonalità che fa di ogni sua opera una categoria dello spirito. Spazio alle persone, e quindi ad impasti più corposi, è invece dato dal Nostro quando, nell’Ospizio presso il Santuario, incontra gli anziani la cui interpretazione corporea è di forte impatto emotivo. In gruppo su grandi tele a olio, in solitudine su fogli a carboncino, in sanguigna o matita, le immagini degli anziani appaiono legate a una linea ora tagliente ora più morbida che segna i contorni dei corpi, dei volti, dei profili per fissarsi in visioni che, attraverso un raffinato linguaggio pittorico, diventano manifestazione di quella malinconica dolcezza che appartiene all’ultima stagione della vita. Per non tralasciare una parte importante della pittura di Peluzzi, citiamo gli oli su tavola dei violini, dipinti con una precisione così nitida e sapiente da arrivare a frammentarne le parti per ricomporle nella perfetta immagine con rigorosa sobrietà tecnicistica, ma anche con quell’estatico senso di meraviglia che si addice a un così fascinoso strumento.

Dire di Augusto De Paoli è aggiungere lustro a un pittore che percorso parte del Novecento ed è entrato a grandi passi nel duemila e oltre, sempre fedele nel rappresentare nelle sue tele silenziosi paesaggi di neve, primavere di peschi fioriti, estesi campi di grano sotto i raggi del sole estivo, boschi autunnali in rosseggianti sfumature di oro e ambra. La luminosità dei suoi colori sconfina in vaste distese, in solitudini infinite colte nell’istante della loro massima intensità, dove l’assenza di figure umane pone in risalto la potenzialità espressiva del Creato. L’animo di De Paoli è dentro il silenzio ovattato di quella neve, nell’ardore di quel sole, nel vigore di quel mondo campestre che abbandona soltanto per compiere incursioni in alcuni tratti della costa ligure e rappresentarli come in quel magico momento gli sono apparsi, ovvero nella loro luce più intensa, e così farli splendere di altrettanta bellezza con l’energia creativa del suo gesto. Anche per De Paoli, dunque, l’arte pittorica si fa veicolo di poesia poiché, nei suoi paesaggi, sia le tonalità cromatiche sia le forme compositive non mancano d’integrarsi con il proprio interiore sentire. È lo stesso suo stile spontaneo eppure così intimamente elaborato nel dipingere la natura nei suoi molteplici aspetti, a mostrarci come la pittura possa avere la stessa complessità e polivalenza di significati che ha la poesia. A conferma di ciò basta pensare alla quantità delle emozioni che scaturiscono dalle sue opere capaci di creare profonde risonanze, frutto di quegli accordi coloristici e figurali il cui contatto precettivo persiste nell’animo di chi ne ha colto lo spirito. È così che restano nella mente certi angoli della Valle del Santuario dove gli alberi tendono i rami come ad afferrare il cielo, certi boschi autunnali di foglie morte eppure vive nei colori dell’ambra e del carminio, certi angoli della città di Savona che mostrano le pietre sfaccettate e l’immagine dell’edicola votiva nell’antica Via Pia, certi tratti della costa ligure dove le fluide distese degli azzurri marini invitano a lanciare lo sguardo al di là del visibile. Oltre al fascino conclamato dell’entroterra e della costa di Liguria, De Paoli mostra nelle sue tele il segreto fascino dei filari nelle vigne delleLanghe piemontesi, dei piccoli borghi disseminati tra le colline, quasi un invito a visitarli per scoprirne la silenziosa bellezza.

Attraverso le loro opere, dunque, Eso Peluzzi e Augusto De Paoli oltre la possibilità di un interiore, seducente discorso con e sulla Natura, ci hanno trasmesso un messaggio importante: che questa meravigliosa Terra, le cui risorse sono fonte di vita, deve essere da noi più amata, più rispettata e perciò custodita con cura. Solo così sul nostro Pianeta potrà continuare a esserci vita, solo così potremo continuare a guardare senza rimpianto le immagini di una Madre Terra così bella e incontaminata, quale nei loro quadri Essi ce le hanno mostrate.

Franca Maria Ferraris (20 novembre 2020)